L’uso di epiteti volgari, unitamente alle false accuse, esula dal diritto di critica sindacale.
La prescrizione dei crediti retributivi decorre sempre in costanza di rapporto sia per i contratti di lavoro a tempo indeterminato che per i contratti a tempo determinato.
La recente sentenza della Suprema Corte sulle tutele previste per una lavoratrice madre.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che il divieto non è incompatibile con la facoltà di recesso per motivo oggettivo.
Il mancato rispetto del termine entro il quale deve essere effettuata la contestazione degli addebiti da parte del datore di lavoro non è perentorio.
La Corte di Cassazione ha stabilito che ai fini della validità dell’impugnativa stragiudiziale del licenziamento è sufficiente un qualsiasi atto scritto da parte del lavoratore.
La sentenza delle Corte di Cassazione che ha affermato che il ritardo nell’applicazione della sanzione configura un vizio procedurale che determina l’applicazione della tutela indennitaria.
Ogni lavoratore può rivendicare le eventuali differenze retributive entro 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
La sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che l’eventuale scarso rendimento per malattia del lavoratore non legittima il licenziamento, prima del superamento del periodo massimo previsto.
La Cassazione afferma che il datore di lavoro può liberamente recedere da un contratto collettivo aziendale che non abbia un predeterminato termine di efficacia.