La Commissione Europea (“Commissione”), nell’ambito del Programma di Lavoro 2025 e del c.d. “Digital Package” ha emesso una proposta di Regolamento finalizzata all’introduzione dei c.d. European Business Wallets, ovvero dei veri e propri portafogli digitali europei per le imprese (“Portafogli Digitali”), finalizzati a realizzare un significativo passo avanti verso la semplificazione delle operazioni commerciali in tutta l'UE.
Il contesto normativo europeo
Gli sviluppi tecnologici e sociali più recenti richiedono un nuovo approccio armonizzato e digitale delle interazioni tra imprese. Tecnologie come l’IA, il cloud computing e l’identità digitale stanno evolvendo a un ritmo senza precedenti, trasformando il modo di fare impresa in Europa. Questi cambiamenti, insieme alle priorità strategiche dell’Unione Europea in materia di competitività, sovranità digitale e semplificazione, rendono necessario disporre di soluzioni agili in grado di supportare gli operatori economici e garantire transazioni commerciali transfrontaliere anche su larga scala.
In tal contesto, la proposta di Regolamento emessa dalla Commissione il 19 novembre 2025 (“Proposta Di Regolamento”), si inserisce, dunque, nel più ampio progetto di infrastruttura digitale dell’Unione Europea e mira a produrre significativi benefici in termini di efficienza operativa e competitività per le imprese.
La Proposta di Regolamento si basa altresì sull’ecosistema già istituito dal c.d. Quadro Europeo di Identità Digitale (“EUDI”) relativo all’identificazione elettronica. I Portafogli Digitali intendono integrare il quadro EUDI offrendo funzionalità specifiche per le esigenze degli operatori economici, tra cui, a titolo esemplificativo: la gestione digitale dei diritti di rappresentanza e dei mandati, e un canale sicuro per lo scambio di documenti ufficiali e attestazioni supportato da un registro comune, garantendo la piena interoperabilità con il quadro EUDI.
La Proposta di Regolamento e gli obiettivi della Commissione
Tenuto conto del contesto in esame, per semplificare ed agevolare le transazioni commerciali transfrontaliere, ridurre gli oneri amministrativi e promuovere la crescita economica nell’Unione Europea, è necessario istituire un quadro giuridico chiaro ed interoperabile, che riconosca l’equivalenza legale tra l’uso dei Portafogli Digitali o delle loro funzionalità principali e gli altri metodi accettati per gli operatori economici per identificarsi, autenticarsi, trasmettere documenti e ricevere notifiche nell’interazione con gli altri operatori e/o con gli enti pubblici nell’Unione.
La Proposta Di Regolamento mira ad introdurre una soluzione digitale che possa essere accessibile a imprese di ogni dimensione, comprese PMI e microimprese, nonché alle amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo di modernizzare e semplificare le operazioni economiche all’interno del Mercato Unico e ridurre le barriere burocratiche.
In sintesi, la Proposta di Regolamento prevede che le imprese che opteranno per l’adozione di un Portafoglio Digitale potranno porre in essere, inter alia, le seguenti operazioni:
- Verificare immediatamente l’identità di altri soggetti e dimostrare la propria;
- Creare, archiviare e condividere documenti affidabili, come licenze, permessi, certificati e altre attestazioni ufficiali;
- Firmare digitalmente, apporre marche temporali o sigilli ai documenti;
- Comunicare in modo sicuro ed efficiente con altre imprese o con le amministrazioni pubbliche.
La Proposta Di Regolamento risponde all’esigenza di semplificazione e snellimento delle barriere burocratiche, attraverso:
- La semplificazione delle procedure amministrative e dei processi di conformità: riducendo gli oneri burocratici e implementando l’efficienza e la qualità dei servizi.
- Introdurre un’identificazione digitale sicura e affidabile a livello europeo: garantendo agli operatori economici e agli enti pubblici strumenti che possano adattarsi alle nuove esigenze degli utenti e facilitino, pertanto, le interazioni.
Quando potrebbero essere operativi i Portafogli Digitali
La Proposta di Regolamento è ora in attesa di adozione da parte del Parlamento Europeo e degli Stati membri mediante la procedura legislativa ordinaria.
A seguito dell’effettiva adozione del Regolamento, tutte le amministrazioni pubbliche dell’Unione Europea — comprese istituzioni, enti e agenzie europee — avranno un periodo di due anni per implementare l’utilizzo dei Portafogli Digitali, con la possibilità di adottare misure transitorie che consentano di utilizzare sistemi simili già esistenti in ambito nazionale.
La Commissione precisa altresì che la proposta in esame non prevede l’adozione obbligatoria dei Portafogli Digitali per le imprese private, le quali potranno scegliere liberamente se impiegare i Portafogli Digitali per le proprie operazioni commerciali o per le interazioni con le autorità pubbliche.