La Cassazione esclude la sospensione della prescrizione nel lavoro pubblico

La Cassazione esclude la sospensione della prescrizione nel lavoro pubblico
La prescrizione dei crediti retributivi dei lavoratori nel pubblico impiego contrattualizzato decorre sempre in costanza di rapporto sia per i contratti di lavoro a tempo indeterminato che per i contratti a tempo determinato.

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza n. 36197 del 28 dicembre 2023 hanno stabilito che nei rapporti di lavoro pubblico contrattualizzato o in quelli a tempo indeterminato la prescrizione quinquennale dei crediti da lavoro decorre in costanza di rapporto e non al termine al termine dello stesso.

La Suprema Corte ha evidenziato le significative differenze che connotano i lavoratori pubblici rispetto ai dipendenti del settore privato che non consentono di ritenere sussistente il “metus“ reverenziale, dovuto alla posizione di subalternità dipendente dalla organizzazione aziendale, che, invece, è riscontrabile nel settore privato.

Nel settore privato il potere datoriale di licenziamento è infatti limitato dal Legislatore con una serie di norme, mentre nel settore pubblico, invece, l’analogo potere di risolvere il rapporto è circondato da limiti e garanzie poste non soltanto a difesa del lavoratore interessato ma anche a protezione dei generali interessi collettivi che non consentono di ritenere ragionevole il timore di rivendicare i propri diritti.

Avv. Nicoletta Di Lolli

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