La Cassazione ha stabilito che la società di cartolarizzazione non può votare nel concordato fallimentare se non è iscritta all’albo degli intermediari finanziari.
La Cassazione ha chiarito che, per configurare la bancarotta fraudolenta documentale ossia l’intento di ottenere un profitto ingiusto o danneggiare i creditori.
La Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione del credito risarcitorio o restitutorio pendente prima del fallimento.
La Cassazione ha stabilito che il fallimento annulla automaticamente l'accordo di ristrutturazione dei debiti.
La Cassazione ha chiarito che il debito oggetto di accollo interno rileva nella verifica delle soglie dimensionali per l’assoggettabilità alla liquidazione giudiziale.
Il Tribunale di Venezia ha stabilito che l’esclusione di un marchio di fatto dall’elenco dei beni fallimentari ne impedisce l’inclusione nell’attivo fallimentare.
La Cassazione impone al creditore l’onere di insinuarsi al passivo, anche con sentenza favorevole.
La Corte di Cassazione si pronuncia sull'applicabilità dell’art. 44 l. fall. ai pagamenti con assegni eseguiti da un correntista fallito su un conto scoperto dopo la dichiarazione di fallimento.
Cassazione si pronuncia sul contratto preliminare di compravendita, registrato anteriormente alla sentenza dichiarativa di fallimento.
In caso di insolvenza della start up non è possibile dichiararne il fallimento e l’iniziativa per l’analoga liquidazione dei beni è riservata alla stessa start-up debitrice.