L’Avvocato Generale nella causa C-496/24 chiarisce l’eccezione per copia privata e l’equo compenso previsto dalla Direttiva 2001/29/CE.
La CGUE ha stabilito che i dati pseudonimizzati restano dati personali se esistono mezzi ragionevoli per risalire all’interessato.
La CGUE ha riconosciuto che ansia e timori per uso illecito dei dati costituiscono danno immateriale risarcibile ex art. 82 GDPR, purché provati dall’interessato.
L’Ungheria chiede alla CGUE se i chatbot IA violino il copyright usando testi simili a contenuti giornalistici protetti.
La Corte di Giustizia dell’UE conferma che le sanzioni GDPR sono applicate solo quando strettamente necessarie.
Con la sentenza relativa alla causa C-118/22, pubblicata il 30 gennaio 2024, la CGUE ha affermato un importante principio in relazione alla corretta applicazione della direttiva (UE) 2016/680.
L'importante decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sui principi di attività del "credit scoring".
La sentenza dello scorso dicembre aggiunge un importante tassello interpretativo all’art. 82 del GDPR, ritenendo costituente danno immateriale il mero timore per un uso abusivo dei dati personali.
La recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea fornisce importanti precisazioni sulla qualificazione dei ruoli di titolare, di responsabile e di contitolare del trattamento dei dati.
Con l’avvicinarsi della scadenza dell’11 dicembre 2023, Assofiduciaria ritiene che l’istituto del mandato fiduciario non sia interessato dagli obblighi di comunicazione previsti dal decreto.