L'alfabetizzazione nell’AI ACT: quali scadenze e obblighi per le imprese?

L'alfabetizzazione nell’AI ACT: quali scadenze e obblighi per le imprese?
L’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1689 (cd. “AI Act”), a distanza di quasi sei mesi, ha catalizzato l’attenzione delle imprese e degli stakeholders che sono oggi chiamati ad avviare un complesso percorso di adeguamento ai diversi obblighi posti dal nuovo quadro normativo sull’intelligenza artificiale (“IA”). L’art. 113, in particolare, dispone l’applicazione a decorrere dal 2 febbraio 2025 del Capo I e del Capo II del Regolamento. Questo primo insieme di norme contiene le note disposizioni sulle cd. “pratiche vietate”, ma non solo: anche l’obbligo di alfabetizzazione in materia di IA diverrà applicabile nel mese di febbraio ed è destinato a divenire un esercizio essenziale e centrale ai fini del governo dell’IA.

Tra le disposizioni applicabili a partire da suddetta data, certamente di particolare interesse per aziende e non è l’art. 4 - ricompreso all’interno del Capo I - rubricato come “Alfabetizzazione in materia di IA”. Tale norma prevede nello specifico che: “I fornitori e i deployer dei sistemi di IA adottano misure per garantire nella misura del possibile un livello sufficiente di alfabetizzazione in materia di IA del loro personale nonché di qualsiasi altra persona che si occupa del funzionamento e dell'utilizzo dei sistemi di IA per loro conto, prendendo in considerazione le loro conoscenze tecniche, la loro esperienza, istruzione e formazione, nonché il contesto in cui i sistemi di IA devono essere utilizzati, e tenendo conto delle persone o dei gruppi di persone su cui i sistemi di IA devono essere utilizzati”.

È richiesto quindi, in prima battuta a sviluppatori di IA nonché agli utilizzatori ma in ogni caso a tutti i soggetti richiamati nel Regolamento e coinvolti nella filiera di valore dell’IA, di acquisire le competenze e le conoscenze necessarie che possano consentire di procedere ad una diffusioneconsapevole dell’Intelligenza Artificiale partendo da una valutazione di merito e opportunità che tenga anche conto dei possibili rischi connessi.

Dunque, finalità prioritarie della formazione obbligatoria sono: i) ottenere i massimi benefici dai sistemi di IA; ii) tutelare i diritti fondamentali quali la salute, la sicurezza degli interessati; e iii) consentire un controllo democratico sul fatto che fornitori, deployer e persone interessate abbiano lenozioni necessarie per prendere decisioni informate in merito ai sistemi di IA.

Lo stesso Considerando 20 dell’AI Act afferma che: “l’alfabetizzazione in materia di IA dovrebbe dotare i fornitori, i deployer e le persone interessate delle nozioni necessarie per prendere decisioni informate in merito ai sistemi di IA”.

Ma su quali aspetti dovrà incidere la formazione che dovrà essere svolta nelle imprese che sono, per ragioni diverse, soggette all’obbligo di alfabetizzazione in materia di IA? Tali nozioni possono variare in relazione al contesto e al soggetto; pertanto, è chiaro che la formazione dovrebbe essere personalizzata e fatta su misura a seconda dell’ambito di attività e delle esigenze delle imprese ricomprese nell’ambito di applicazione della normativa. Oltre quindi alle consuete nozioni generali, di carattere teorico, sul contesto e sulle finalità dell’AI Act, nonchè sugli obblighi previsti da tale Regolamento; l‘alfabetizzazione dovrebbe incidere anche sull’esecuzione di tali obblighi: Ad esempio, venendo ad includere la comprensione della corretta applicazione degli elementi tecnici durante la fase di sviluppo del sistema di IA, le misure da applicare durante il suo utilizzo, le modalità adeguate per interpretare l’output del sistema di IA e, nel caso delle persone interessate, le conoscenze necessarie per comprendere in che modo le decisioni adottate con l'assistenza dell’IA incideranno su di esse.

Avv. Lorenzo Baudino Bessone e Dott.ssa Rossella Taddei

Newsletter

Iscriviti per ricevere i nostri aggiornamenti

* campi obbligatori