L’AI Act apre nuove sfide per gli studi legali, chiamati a supportare le imprese in valutazione dei rischi e formazione.
Il Codice UE del 10 luglio 2025 regolamenta l’uso sicuro e trasparente dei modelli di IA generali, definiti dall’AI Act come sistemi in grado di svolgere autonomamente molteplici compiti.
L’Ungheria chiede alla CGUE se i chatbot IA violino il copyright usando testi simili a contenuti giornalistici protetti.
La Commissione UE avvia una consultazione pubblica per definire le Linee guida sui modelli di IA per scopi generali (GPAI), in vista dell’entrata in vigore dell’AI Act il 2 agosto 2025.
Studio Previti e Ipsos uniscono imprese e istituzioni per contrastare i deepfake, promuovendo consapevolezza, formazione e regole chiare.
L’UE affronta la sfida globale sull’IA con l’AI Act, puntando su regolazione e tutela dei diritti.
La CNIL ha adottato due raccomandazioni per garantire trasparenza e diritti degli interessati nell'uso dell’IA in conformità al GDPR e all’AI Act.
L’AI Act impone l’obbligo di alfabetizzazione sull’IA per garantire un uso consapevole e sicuro dei sistemi.
Dal 2 febbraio 2025 l'AI Act impone obblighi di alfabetizzazione in IA per fornitori e utilizzatori.
Il Tribunale di Amburgo ha ritenuto legittimo l'uso di una fotografia protetta per addestrare un'IA a scopo di ricerca scientifica, in linea con le eccezioni della Direttiva Copyright.