Le Linee Guida della Commissione sull’art. 17 della Direttiva Copyright: sui caricamenti di contenuti “manifestamente illeciti”

Le Linee Guida della Commissione sull’art. 17 della Direttiva Copyright: sui caricamenti di contenuti “manifestamente illeciti”

La pubblicazione non autorizzata di talune tipologie di contenuti protetti – quali quelli particolarmente sensibili al fattore “tempo” – può essere causa di danni gravi ed irreparabili in capo ai titolari dei diritti. La Commissione Europea, nelle Linee Guida sull’art. 17 della Direttiva 790/2019/UE emanate in data 4 giugno 2021 ha sottolineato la necessità – per gli Online Content Service Sharing Providers (“Provider”) – di prestare particolare attenzione prima di consentire la pubblicazione di tali contenuti, in linea con quanto già sostenuto dal Parlamento Europeo nella relazione recante raccomandazioni alla Commissione sulle sfide per gli organizzatori di eventi sportivi nell’ambiente digitale del 23 aprile 2021.

Il gravissimo danno derivante dalla pubblicazione di contenuti non autorizzati

Nelle Linee Guida (di cui abbiamo già esaminato la natura qui), la Commissione sottolinea che i fornitori dei servizi di content sharing dovrebbero prestare particolare attenzione e diligenza prima di consentire agli utenti la pubblicazione di contenuti che potrebbero causare un danno economico significativo ai titolari dei diritti. In sostanza, al fine di contemperare l’obbligo di “best efforts” dei Provider di impedire ex ante la pubblicazione di determinati contenuti (art. 17, § 4, lett. b) con l’obbligo di consentire sempre la pubblicazione dei contenuti leciti (art. 17, § 7), secondo la Commissione i fornitori di servizi dovrebbero determinare al momento dell’upload se il contenuto è manifestamente in violazione o meno per determinare se un upload deve essere bloccato o andare online. In pratica, quando i fornitori di servizi applicano gli strumenti di riconoscimento dei contenuti, dovrebbero prendere in considerazione le informazioni fornite dai titolari dei diritti per il loro contenuto specifico al fine di determinare se l’upload è manifestamente in violazione o meno.

Questo potrebbe includere, quando possibile, anche un esame umano ex ante posto in essere dai providers tutte le volte in cui si tratta di contenuti che presentano una particolare rilevanza.

Ma quali sono questi contenuti? È la stessa Commissione a dare indicazioni in merito, facendo riferimento, ad esempio, a tutti quei contenuti che risultano essere particolarmente sensibili al fattore “tempo”, come la trasmissione di eventi sportivi in diretta. In questi casi, infatti, il valore dei contenuti è principalmente limitato alla durata della manifestazione sportiva. Di conseguenza, realizzandosi il danno principale in concomitanza con l’evento, il lasso di tempo a disposizione per l’azione contro la pirateria coincide fondamentalmente con la durata dell’evento stesso.

Conclusioni

La Commissione sembra aver recepito i recenti insegnamenti del Parlamento Europeo, riconoscendo che talune tipologie di contenuti meritano una particolare protezione e, pertanto, i fornitori di servizi dovrebbero esercitare particolare attenzione e diligenza nell'applicazione dei loro obblighi di best effort prima di caricare contenuti che potrebbero causare un danno economico significativo ai titolari dei diritti.

Avv. Alessandro La Rosa e Dott.ssa Maria Eleonora Nardocci

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