OpenAI lancia sul mercato la nuova versione business del più noto chatbot basato sull’intelligenza artificiale che nei mesi passati ha destato diverse perplessità riguardo alla protezione dei dati, alla tutela della proprietà intellettuale e alla sicurezza.
Nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, pochi eventi hanno catturato l’attenzione come il lancio di ChatGPT, il noto chatbot basato sull’intelligenza artificiale creato dall’azienda americana OpenAI. Sin dai suoi primi passi sul mercato, questo potente strumento di elaborazione del linguaggio naturale ha rivoluzionato il modo in cui interagiamo con le macchine e tra di noi.
L’azienda americana, sulla base della registrazione di account associati a domini di posta elettronica aziendali, ha rilevato che negli ultimi nove mesi circa l’80% delle aziende Fortune 500 hanno adottato ChatGPT.
Il successo di ChatGPT e le preoccupazioni iniziali
Quando ChatGPT ha fatto la sua comparsa sul mercato, il mondo ne è rimasto affascinato. La capacità di generare testo coerente e naturale ha aperto nuove opportunità in settori come l’assistenza clienti, la creazione di contenuti e molto altro dimostrando un potenziale incredibile. Con il crescente utilizzo di questa nuova tecnologia, sono subito emerse preoccupazioni significative in merito alla sicurezza e alla protezione dei dati.
I principali timori riguardavano l’utilizzo improprio dei dati degli utenti ed inoltre l’abuso potenziale della tecnologia, compresa la diffusione di disinformazione, e la generazione di contenuti dannosi. Nel marzo scorso, il Garante per la Protezione dei Dati Personali aveva disposto la limitazione di ChatGPT in Italia, dopo aver rilevato la mancanza di una informativa adeguata, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustificasse la raccolta e la conservazione dei dati personali degli utenti allo scopo, tra l’altro, di addestrare gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.
ChatGPT Enterprise: focus sulla sicurezza
La versione Enterprise di ChatGPT è stata progettata per soddisfare le esigenze delle aziende e delle organizzazioni che richiedevano maggiore controllo sull’uso di strumenti di intelligenza artificiale generativa. OpenAI afferma di aver implementato diverse misure di sicurezza per garantire che l’utente possa utilizzare la piattaforma in modo sicuro ed efficace.
- Accesso controllato e autenticazione
Una delle principali caratteristiche di ChatGPT Enterprise è la dashboard di amministrazione che consente di gestire i membri del team con la verifica del dominio, il Single-Sign-On (SSO), consentendo alle aziende di monitorare e di limitare l’accesso alla piattaforma solo ad utenti autorizzati.
- Conformità alle normative
Nella pagina dedicata alla sicurezza, OpenAI mette a disposizione degli utenti una serie di documenti tecnici (Pentest report, SOC 2 e Whitepaper sulla sicurezza) e di informazioni per dimostrare la conformità alle normative relative alla protezione dei dati personali (GDPR e CCPA) e agli standard internazionali di sicurezza (ISO 27001). Una delle novità più rilevanti di questa versione di ChatGPT è la possibilità per l’utente di condividere o meno i propri dati per l’addestramento dei modelli: l’azienda americana sostiene che tale condivisione è disattivata di default.
- Sicurezza dei dati
ChatGPT Enterprise supporta la crittografia sia per i dati in transito (TLS 1.2) che per i dati a riposo (AES-256). OpenAI sostiene di aver adottato una policy relativa alla conservazione dei dati limitata a 30 giorni, prevedendo inoltre la possibilità per l’utente di richiedere in qualsiasi momento la cancellazione dei propri dati, al fine di garantire una maggiore autonomia nella gestione degli stessi.
Conclusioni
Il lancio di ChatGPT Enterprise arriva in un momento in cui il panorama dell’intelligenza artificiale è diventato affollato, con un’incredibile offerta diretta a qualsiasi settore commerciale. Tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, stanno sperimentando l’uso di queste nuove tecnologie, spesso senza soffermarsi troppo sulle conseguenze di un uso indiscriminato dei dati utilizzati.
Nei prossimi mesi è certo che ChatGPT Enterprise sarà sottoposta a numerose analisi di esperti che verificheranno se l’innovazione e la sicurezza possono coesistere, anche alla luce dell’imminente arrivo dell’AI Act.