Il limite del principio di “vicinanza della prova” nei rapporti di conto corrente

Il limite del principio di “vicinanza della prova” nei rapporti di conto corrente
Nel conto corrente bancario, il cliente, che agisce per ottenere la restituzione delle somme indebitamente versate in presenza di clausole nulle, ha l'onere di provare l'inesistenza della causa giustificativa dei pagamenti effettuati ( Cassazione Civile, Sez. I, 8 luglio 2021 , n.19566 ).
Il principio di vicinanza della prova

La regola generale dettata in materia di onere probatorio ai sensi dell'art. 2697 cc comma 1, secondo cui chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento, incontra una deroga in virtù del principio di “vicinanza della prova” di matrice giurisprudenziale.

Tale principio, prevede che l'onere della prova gravi sulla parte nella cui sfera si è prodotto l'inadempimento ovvero che, per la sua posizione, si trova più vicina alla fonte di prova, tenendo conto, in concreto, della possibilità per l' uno o l'altro soggetto da provare i fatti che ricadano nelle rispettive sfere di azione. Ciò significa che, al fine di provare un fatto, l'onere della prova potrà incombere sul soggetto che è più prossimo, vicino, alla fonte di prova.

Il caso

Nel caso di specie, la ricorrente in Cassazione deduceva che a fronte dell'appello incidentale dalla stessa proposta con cui era stata formulata la domanda di accertamento dell'inesistenza dei contratti di conto corrente e delle clausole ivi inserite, la Banca avrebbe dovuto avere la disponibilità della documentazione bancaria, essendo tale onere probatorio a suo carico, anche in virtù del principio di vicinanza della prova.

Il limite del principio di vicinanza della prova

Gli Ermellini, contrariamente a quanto affermato dalla parte ricorrente, hanno ribadito un principio di diritto già affermato dai giudici di legittimità, secondo cui nei rapporti di conto corrente bancario, il cliente che agisca per ottenere la restituzione delle somme indebitamente versate in presenza di clausole nulle , ha l'onere di provare l'inesistenza della causa giustificativa dei pagamenti effettuati mediante la produzione del contratto che contiene siffatte clausole, senza poter invocare il principio di vicinanza della prova al fine di spostare detto onere in capo alla banca, tenuto conto che conto principio non trova applicazione quando ciascuna delle parti, almeno di regola, acquisisce la disponibilità del documento al momento della sua richiesta.

 

Avv. Michela Chinaglia

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