Tracciamento ridotto: Google disabilita i cookie a 30 milioni di utenti

Tracciamento ridotto: Google disabilita i cookie a 30 milioni di utenti
Come annunciato già nel dicembre 2023, a partire dal 4 gennaio 2024, Google ha avviato il processo di disabilitazione dei cookie per gli utenti Chrome. Un’azione di tale portata, mira all’eliminazione dei cookie utilizzati per la profilazione web, al fine di istituire un sistema di tracciamento più rispettoso della privacy degli utenti.

Nel contesto dell’evoluzione continua delle tecnologie digitali e della crescente preoccupazione per la privacy online, Google ha recentemente avviato un significativo aggiornamento dei suoi strumenti di navigazione web. Questo aggiornamento mira ad introdurre nuove funzionalità nel suo browser Chrome al fine di migliorare la gestione dei dati degli utenti e proteggere la loro privacy durante la navigazione online.

In particolare, l’iniziativa di Google si concentra sulla rimozione dei cookies per circa trenta milioni di utenti del browser Chrome e sull’introduzione di nuovi strumenti progettati per consentire a Google di monitorare l’attività online dei suoi fruitori in modo più efficace, facilitando al contempo la rimozione dei “cookie di terze parti”. Tale iniziativa, rappresenta un passo significativo nel tentativo di riformulare il modo in cui vengono gestiti i dati personali nel panorama della pubblicità online, con l’obbiettivo di offrire maggiore trasparenza e controllo agli utenti sulla loro esperienza di navigazione sul web.

Le strategie di Google Chrome per proteggere la privacy

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Digital Markets Act Europeo, piattaforme quali Google sono chiamate ad effettuare una trasformazione significativa per garantire maggiore privacy e trasparenza.

In linea con l’introduzione di nuove misure volte a proteggere la privacy degli utenti online, Google ha annunciato l’implementazione di un innovativo sistema di tracciamento noto come “Privacy Sandbox”. Questo sistema, presentato come una risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti la privacy e la gestione dei dati personali, si propone di rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti i cookie e il tracciamento degli utenti durante la navigazione web.

Privacy Sandbox di Google mira a fornire agli utenti maggiore controllo sui propri dati di navigazione, limitando al contempo l’utilizzo dei cookie di terze parti da parte dei siti web. Invece di consentire ai siti di raccogliere informazioni dettagliate sugli utenti attraverso i cookie, Privacy Sandbox propone l’adozione di metodi più anonimi e aggregati per la personalizzazione degli annunci e la misurazione delle performance pubblicitarie. Questo approccio è progettato per bilanciare le esigenze di personalizzazione degli annunci con la protezione della privacy degli utenti, riducendo al minimo la possibilità di tracciamento individuale e il rischio di profilazione invasiva.

Al fine di implementare un approccio volto alla trasparenza nel panorama pubblicitario, Google ha richiesto la necessità di configurare o aggiornare il cd. "Google Consent Mode". Tale strumento, fondamentale per rispettare le preferenze sulla privacy degli utenti richiede due nuovi indicatori entro il 6 marzo 2024: “ad_personalization” e “ad_userdata”, volti ad influenzare la capacità di personalizzazione degli annunci e il remarketing.

Il “Consent Mode” di Google offre due modalità di attivazione: Basic e Advanced. Nella prima modalità, il “Consent Mode” entra in funzione solo quando l’utente acconsente all’utilizzo dei cookie profilanti. Fino a quando l’utente non fornisce tale consenso nessuna informazione viene trasmessa alle piattaforme Google. Dall’altro lato, nella modalità Advanced alcune informazioni aggregate e non identificative vengono trasmesse alle piattaforme di Google anche senza il consenso esplicito dell’utente. Questo permette di recuperare pienamente i dati di conversione, e grazie all’utilizzo del modello, di ottimizzare le campagne pubblicitarie per massimizzare il loro rendimento.

In tal senso, "Google Analytics 4" offre funzionalità avanzate per il monitoraggio delle conversioni e l’analisi delle prestazioni delle campagne pubblicitarie. Collegando GA4 a Google “Consent Mode” sarà dunque possibile garantire che le conversioni siano tracciate correttamente solo quando gli utenti forniscano il consenso esplicito all’utilizzo dei cookie profilanti. Google Analytics 4 inoltre, si integra nativamente con altre piattaforme Google come "Google Ads" e "Google Data Studio". Ciò consente agli inserzionisti di ottenere una visione unificata delle loro attività pubblicitarie e delle prestazioni del sito web. Collegando GA4 al Consent Mode, sarà possibile garantire la coerenza dei dati e una migliore comprensione del ruolo che il consenso svolge nel comportamento degli utenti e nelle prestazioni delle campagne.

Conclusioni

In sostanza, le recenti azioni del colosso digitale, al fine di limitare il tracciamento degli utenti e proteggere la loro privacy online sono un passo significativo nel panorama digitale. L’introduzione di politiche che disabilitano i sistemi traccianti attraverso l’utilizzo dei dati personali, riflette un impegno reale nel fornire maggiore controllo e trasparenza agli utenti sulla gestione dei loro dati di navigazione. Nonostante l’impatto a lungo termine di queste iniziative rimane da valutare, rappresentano un progresso importante verso un web più sicuro e rispettoso della privacy per tutti gli utenti.

Avv. Marta Cogode e Dott.ssa Valentina Prando

Newsletter

Iscriviti per ricevere i nostri aggiornamenti

* campi obbligatori