Sull’onere della prova nel contenzioso bancario

Sull’onere della prova nel contenzioso bancario
“Nei rapporti bancari di conto corrente, una volta che sia stata accertata (come avvenuto nella specie, peraltro con statuizione, come si è visto, passata ormai in giudicato) la validità della pattuizione di interessi ultralegali o anatocistici a carico del correntista e si riscontri la mancanza di una parte degli estratti conto, la proposizione di contrapposte domande della banca e del correntista implica che ciascuna di esse sia onerata della prova della propria pretesa”. Questo il principio espresso dalla Corte di Cassazione nella ordinanza n. 27362 pubblicata il 19.9.2022.

La Corte torna a precisare alcuni principi, in tema di onere della prova nell’ambito del contenzioso bancario affermando che, laddove sia stata accertata la validità di tutte le clausole del contratto di conto corrente il cui saldo passivo è oggetto del contezioso, ma si riscontri carenza documentale con particolare riferimento alla carenza degli estratti conto per un determinato periodo di vigenza del contratto stesso, è onere di ciascuna parte istante allegare la prova della propria domanda.

E dunque, in assenza di elementi di prova che consentano di accertare il saldo del conto nel periodo non documentato e in mancanza di allegazioni delle parti che permettano di ritenere pacifica l’esistenza di un credito o di un debito di un certo importo con riferimento a tale arco temporale, deve procedersi senz’altro alla determinazione del rapporto di dare e avere, con riguardo al periodo successivo, per cui constano gli estratti conto, procedendosi all’azzeramento del saldo iniziale del primo di detti estratti conto.

Ciò in ragione del fatto che ciascuna delle parti, nell’ambito del giudizio di matrice bancaria, assume veste di attore ed è dunque inconcepibile, secondo la Suprema Corte, che l’una e l’altra possano giovarsi delle conseguenze del mancato adempimento dell’onere probatorio della controparte.

La mancata produzione degli estratti conto per il periodo in contestazione assume dunque una colorazione neutra e giustifica l’accertamento del saldo del conto corrente che non è influenzato dalle movimentazioni del periodo non documentato.

Avv. Michela Chinaglia

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