Nuovi tassi soglia antiusura per il terzo trimestre 2023: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MEF

Nuovi tassi soglia antiusura per il terzo trimestre 2023: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MEF
La Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2023 rende noti i tassi soglia validi per il terzo trimestre dell’anno corrente, ovvero per il periodo luglio - settembre.

Nel quadro normativo e finanziario italiano, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente emanato un decreto, relativo alla determinazione dei nuovi tassi soglia con finalità di contrasto all’usura.

I tassi soglia, conformemente alla congiunta disposizione degli articoli 644, comma 3 del Codice penale e art. 2 della Legge n. 108/1996, costituiscono i livelli oltre i quali gli interessi devono essere considerati invariabilmente usurari.

Ebbene, la fissazione dei tassi soglia ai fini antiusura rappresenta un importante strumento di salvaguardia per i consumatori, finalizzato alla prevenzione nonché alla repressione di pratiche finanziarie lesive per i contraenti. Tale misura si inserisce nell’ambito di una rigorosa regolamentazione che mira a garantire l’equilibrio e la correttezza delle transazioni economiche nel paese.

Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) per le operazioni creditizie

Il decreto individua in modo specifico i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM), comprensivi degli interessi di mora contrattualmente previsti per i casi di ritardato pagamento, che vengono utilizzati per il calcolo dei tassi applicabili alle varie operazioni creditizie, come mutui, prestiti e finanziamenti. Conformemente alle disposizioni normative vigenti tutte le Banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad affiggere presso la propria sede un elenco dei tassi soglia. Tale elenco deve essere reso facilmente consultabile da parte di tutti i clienti al fine di garantire la massima trasparenza e accessibilità delle informazioni.

Gli aggiornamenti trimestrali dei tassi soglia costituiscono, dunque, un elemento fondamentale per l’adeguamento delle politiche creditizie e per la salvaguardia degli interessi dei soggetti coinvolti nelle transazioni finanziarie. Inoltre, la periodica revisione dei tassi tiene conto delle fluttuazioni del mercato e delle condizioni economiche generali, garantendo una regolazione efficace e tempestiva.

È importante sottolineare, infine, che il decreto ministeriale in questione si configura come uno strumento di indirizzo e di controllo, volto a promuovere una gestione finanziaria responsabile ed in linea con i principi di correttezza e trasparenza.

In conclusione, l’emanazione del decreto testimonia l’impegno delle autorità competenti nel garantire un sistema finanziario equo e regolamentato, a tutela dei diritti e degli interessi degli attori economici coinvolti nelle operazioni creditizie.

Avv. Micol Marino

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