La Commissione UE ha promosso una serie di iniziative per l'ammodernamento di un quadro normativo che coinvolge anche le piattaforme online: quadro per molti aspetti fermo al 2000, anno di approvazione della cd direttiva sul commercio elettronico.
Si è da poco conclusa (lo scorso 8 settembre ca) la consultazione pubblica avviata dalla Commissione UE relativamente al mercato unico dei servizi digitali .
La Commissione UE ha avviato la detta consultazione pubblica nel contesto del suo lavoro di raccolta delle prove, al fine di individuare problemi che potrebbero richiedere un intervento su questioni connesse ai servizi digitali e alle piattaforme online, domande che saranno analizzate più approfonditamente in vista di eventualità iniziative future, qualora le domande individuate richiedessero effettivamente un intervento normativo.
Tra i temi affrontati dalla consultazione compaiono anche:
- la sicurezza degli utenti online;
- il regime di responsabilità dei servizi digitali che contaminazione da intermediari;
- la gestione dei problemi derivanti dall'impatto delle grandi piattaforme con significativi effetti di rete ( gatekeeper ) sul controllo di determinati segmenti di mercato.
Con specifico riferimento al regime di responsabilità degli intermediari della rete , la Commissione ha chiesto di indicare quali responsabilità (ossia obblighi giuridici) dovrebbero essere imposte alle piattaforme online ea quali condizioni e se, tali misure, dovrebbero essere necessarie da tutte le piattaforme online o solo da piattaforme specifiche (ad es. a seconda delle dimensioni, delle capacità, dell'entità dei rischi di esposizione ad attività illegali condotte dagli utenti). Tra le misure suggerite dalla Commissione UE compaiono le seguenti:
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Sotto altro profilo, per contrastare la diffusione della disinformazione online, la Commissione UE ha chiesto di indicare quali tra le seguenti misure appaiono adeguate:
|
|
|
|
|
|
|
La Commissione UE ha giustificato la suddetta iniziativa (insieme a tante altre) sul presupposto che il mercato unico europeo richiede un quadro giuridico moderno per garantire la sicurezza degli utenti online e consentire la crescita delle imprese digitali innovative , rispettando i principi alla base dell'attuale quadro giuridico della direttiva sul commercio elettronico. Non ci resta che attendere le valutazioni finali della Commissione (anche) alla luce delle risposte ricevute al suddetto questionario.