Avv. Vincenzo Colarocco
Di recente, un noto marchio automobilistico ha sviluppato un sistema che consentirà ai guidatori di sbloccare la propria autovettura mediante l’impronta digitale. Tanto risulterà possibile attraverso l’installazione, sulla portiera del veicolo, di un sensore d’impronte digitali –tipico dell’interfaccia utente degli smartphone- che consentirà di registrare più impronte consentendo, così, l’utilizzo della stessa auto a più persone. Si segnala, inoltre, l’implementazione di ulteriori progetti finalizzati a consentire, in futuro, non solo l’apertura dell’auto ma, altresì, l’accensione della stessa migliorando ulteriormente i profili legati alla sicurezza degli utenti.
Il profilo personale del guidatore verrebbe quindi riconosciuto dall’automobile così consentendo all’utilizzatore di regolare anche i sedili, gli specchietti laterali e le impostazioni di connettività secondo le sue preferenze. In futuro, queste possibilità potrebbero estendersi anche alla regolazione della temperatura della cabina, della posizione del piantone dello sterzo e altre regolazioni personali.
La descritta tecnologia, destinata in futuro a remunerative opportunità di business per l’industria automobilistica, appare sicuramente promettente se adeguatamente implementata nel rispetto della privacy dell’utilizzatore e, in particolare, del trattamento dei suoi dati biometrici.
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