Nel costante sforzo di preservare la stabilità finanziaria all’interno dell’Unione Europea, il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS) ha recentemente emesso una nota di fondamentale importanza, volta a mettere in luce le implicazioni ed i rischi legati ai fondi d’investimento che operano in settori caratterizzati da attività intrinsecamente illiquide o che potrebbero, in situazioni di tensione finanziaria, trasformarsi in asset privi di liquidità. La nota enfatizza in particolare due categorie di fondi: i fondi di private debt (o debito privato) ed i fondi immobiliari, evidenziandone i possibili impatti sul sistema finanziario europeo.
La crescente rilevanza dei fondi d’investimento in attività illiquide
I fondi d’investimento, quali il private debt e i fondi immobiliari, hanno assunto negli ultimi anni una notevole rilevanza all’interno del panorama finanziario europeo. Tali fondi, grazie alla loro capacità di investire in asset che presentano bassi livelli di liquidità, hanno catturato l’interesse di numerosi investitori alla ricerca di rendimenti superiori rispetto a quelli offerti dai tradizionali strumenti di investimento.
Il rischio di liquidità nei fondi di Private debt e nei fondi immobiliari
La nota del CERS evidenzia come i fondi di private debt possano essere soggetti a rischi significativi di liquidità. La difficoltà nel realizzare rapidamente gli investimenti o nel rimborsare gli investitori in caso di richiesta di liquidazione delle quote può mettere in luce una potenziale disallineamento tra le aspettative degli investitori e la reale capacità del fondo di soddisfarle. Inoltre, l’assenza di un mercato liquido per questi strumenti di debito può rendere difficile la valutazione accurata del valore di mercato degli asset, aumentando il rischio di valutazioni errate. Dall’altra parte anche i fondi immobiliari, che investono in proprietà immobiliari dirette o indirette, possono essere esposti a rischi di liquidità. Infatti, la nota del CERS sottolinea come il mercato immobiliare sia caratterizzato da cicli lunghi e da una potenziale difficoltà nel vendere rapidamente le proprietà in situazioni di stress finanziario. Ciò può portare a ritardi nei rimborsi agli investitori o a richieste di liquidazione che non possono essere soddisfatte prontamente.
Opzioni politiche per affrontare i rischi legati ai Fondi di private debt ed ai fondi immobiliari dal punto di vista della stabilità finanziaria
La nota del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS) non solo identifica i rischi legati ai fondi di private debt ed ai fondi immobiliari ma fornisce anche un quadro di alto livello per affrontarli, con un focus sulla salvaguardia della stabilità finanziaria nell’Unione Europea. Oltre all’adattamento degli strumenti di politica finanziaria esistenti, si considera l’importanza dello sviluppo di nuovi strumenti di policy al fine di accrescere la resilienza di tali fondi d’investimento. Questo potrebbe comprendere la revisione delle norme e dei regolamenti applicabili ai fondi di private debt ed ai fondi immobiliari, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza, migliorare la valutazione dei rischi e rafforzare la gestione dei portafogli. Inoltre, potrebbe essere necessario rivedere le procedure di valutazione e di liquidazione degli asset illiquidi, garantendo che siano in linea con le migliori pratiche internazionali.
Conclusioni
La nota del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico rappresenta un importante richiamo alla necessità di valutare attentamente i rischi associati ai fondi d’investimento che investono in asset illiquidi, come i fondi di private debt e i fondi immobiliari. L’approccio strategico proposto, che combina l’adattamento degli strumenti di politica esistenti con lo sviluppo di nuovi strumenti mirati, offre una prospettiva promettente per mitigare i rischi e rafforzare la resilienza di questi fondi.