Il Decreto Liquidità ha disposto il differimento al 1.9.2021 dell’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
L’esigenza del resto era già stata parzialmente avvertita dal legislatore italiano posto che gli obblighi di segnalazione della crisi d’impresa previsti dal nuovo Codice a carico degli organi di controllo e revisori legali dei conti, nonché dei creditori pubblici qualificati previsti erano già slittati al 15 febbraio 2021 per effetto della proroga di 6 mesi, contenuta nel precedente d.l. 2 marzo 2020 n. 9.
Tale scelta si è resa necessaria a causa della situazione di crisi economica in cui verserà il nostro Paese alla fine del periodo di “lockdown” imposto dal governo, nella quale le piccole-medie imprese italiane saranno probabilmente prive delle risorse necessarie ad affrontare tutte le sfide che comporta un nuovo sistema legislativo.
In questo modo, peraltro, i tribunali, i professionisti e gli altri gestori della crisi d’impresa possono continuare ad avvalersi esclusivamente di norme che ben conoscono, piuttosto che dover contemporaneamente far fronte alla doppia sfida della crisi economica e di un nuovo sistema legislativo che nei primi mesi richiederà certamente un certo rodaggio.
Avv. Daniele Franzini