Credito revolving: l’impatto degli Orientamenti di Vigilanza divulgati da Banca d’Italia

Credito revolving: l’impatto degli Orientamenti di Vigilanza divulgati da Banca d’Italia
Banca d’Italia ha pubblicato i nuovi Orientamenti di Vigilanza e tutela sul credito revolving concesso mediante l’emissione di carte di credito, definendo principi e best practices.
Cos’è il credito rotativo

Il credito rotativo (revolving credit) è una linea di credito, generalmente a scadenza indeterminata, che consente ai clienti di utilizzare una determinata somma di denaro, equivalente al fido concesso, in maniera continuativa. A differenza dei finanziamenti tradizionali, il credito revolving non ha una durata fissa e il cliente può disporre dei fondi per un periodo di tempo indeterminato. Man mano che il saldo del prestito si riduce, il credito viene reso nuovamente disponibile in misura corrispondente alle rate versate all’intermediario a titolo di rimborso del capitale.

Un finanziamento a carattere rotativo è solitamente associato ad una carta di credito che costituire il veicolo principale per la fruizione del fido. Anche le modalità di restituzione sono “flessibili” in quanto il rimborso può avvenire sulla base di rate periodiche, di norma mensili, come modalità di pagamento alternativa rispetto a quella ordinaria, cd. “a saldo” o “charge”, con la quale l’utilizzatore paga le spese effettuate con la carta in un’unica soluzione con addebito mensile.

Gli orientamenti di Banca d’Italia in tema di Vigilanza

Nell’ambito dell’attività di vigilanza la Banca d’Italia ha svolto approfondimenti sullo strumento del credito revolving concesso attraverso l’emissione di carte di credito.

Gli Orientamenti di Vigilanza mirano a promuovere la corretta gestione del credito rotativo attraverso la definizione di principi e best practices. Il documento è suddiviso in tre aree di intervento: governo e profili organizzativi, prassi applicative e operative e controlli interni. Per ciascuna sezione sono riportati i princìpi e, ove presenti, le regole applicabili.

Prassi operative e controlli interni

La dettagliata e specifica reportistica esorta gli istituti di credito al pieno rispetto dei principi di trasparenza e di corretta informazione ai consumatori, richiedendo l’adozione di politiche di prevenzione dell’indebitamento e di contrasto dell’usura.

Nello specifico si richiama la necessità di assicurare che le procedure operative e i sistemi di controllo degli intermediari finanziari garantiscano il pieno rispetto della normativa civilistica e di quella in materia di usura. Deve essere assicurata la corretta applicazione degli interessi di mora per inadempimento, evitando il computo degli stessi sull’intero debito residuo, anziché sulla rata scaduta e impagata.

Infine, è richiesta l’adozione di procedure interne volte ad assicurare la comprensibilità, da parte della clientela, della struttura, delle caratteristiche e dei rischi connessi ai prodotti offerti nonché ad assicurare professionalità, trasparenza e correttezza degli addetti al front office al fine di scongiurare che il cliente sia indirizzato verso prodotti inadatti alle proprie esigenze.

Avv. Micol Marino

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