Assegno di traenza: diligenza della banca negoziatrice

Assegno di traenza: diligenza della banca negoziatrice
Con ordinanza n. 17769 del 22 giugno 2021 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul dibattuto tema degli obblighi della banca negoziatrice nell'identificazione del beneficiario di un assegno di traenza.
La Corte ha statuito che, ove l'istituto di credito venga chiamato a rispondere del danno per errore nell'identificazione del portatore del titolo, è ammesso a provare che l'inadempimento non è allo stesso imputabile per aver assolto alla propria obbligazione con la diligenza richiesta dall'art. 1176, comma 2, cc. La Banca sarà dunque responsabile solo se la contraffazione è manifesta.
Cos'è l'assegno di traenza

L'assegno di traenza viene utilizzato nel caso in cui il destinatario della somma di denaro non possieda o non sia in grado di fornire delle coordinate bancarie a lui intestate, o ancora quando l'importo da rimborsare risulta minore rispetto al costo delle spese bancarie richieste per la conclusione dell'operazione.

Obbligo di diligenza nell'identificazione del prenditore di un assegno di traenza

La Corte di Cassazione ha chiarito gli aspetti ei criteri da prendere in considerazione sotto il profilo della valutazione del diligente comportamento della banca negoziatrice nell'ambito dell'espletamento delle verifiche di identificazione del beneficiario. Secondo la Cassazione, il rispetto dell'obbligo di diligenza della banca non può essere accertato sulla base di parametri rigidi e predeterminati, ma va verificato in relazione alle cautele suggerite dalle circostanze del caso concreto. Pertanto, non può sostenere che l'obbligo di diligenza implicita, per la banca negoziatrice, l'effettuazione di complesse indagini dirette a verificare l'autenticità dei documenti di riconoscimento. L'istituto bancario, dunque,

Infine la Cassazione ha precisato che la Carta d'identità è uno strumento sufficiente per una diligente identificazione purché non siano rilevabili sul documento segni od altri indizi di falsità.

Avv. Michela Cinaglia

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