“Application Approach” vs “Registration Approach”: La Corte Suprema USA si pronuncia sull’individuazione del momento in cui sorge la tutela giudiziale di opere protette da copyright

“Application Approach” vs “Registration Approach”: La Corte Suprema USA si pronuncia sull’individuazione del momento in cui sorge la tutela giudiziale di opere protette da copyright

Sono del 4 marzo 2019 due diverse sentenze[1] della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, che ha fatto chiarezza (come non accadeva da oltre cento anni) sulla definizione del momento in cui sorge, in capo al rightholder, il diritto di agire in giudizio a tutela delle proprie opere protette. Il 411(a)§ del “Title 17 of the United States Code”, in tema di tutela del copyright, stabilisce che “No civil action for infringement of the copyright in any United States work shall be instituted until […] registration of the copyright claim has been made in accordance with this title” (“Nessuna azione civile per violazione del diritto d’autore di qualsiasi opera può essere avviata negli Stati Uniti fino a quando [.....] la registrazione della rivendicazione del diritto d’autore non sia stata fatta secondo le previsioni del presente titolo”).

Da tale previsione legislativa sono scaturite due diverse correnti interpretative, relative al termine “registration”: parte della dottrina e della giurisprudenza adottava l’“Application Approach”, ossia considerava attivabile l’azione giudiziaria a tutela della proprietà intellettuale, a partire dal momento in cui veniva correttamente depositata tutta la documentazione richiesta presso il “Register of Copyrights”, e pagata la relativa tassa; altra parte della dottrina abbracciava il “Registration Approach”, ossia riteneva avvenuta la “registration” solo una volta che l’Autorità, effettuate le dovute verifiche, avesse approvato la registrazione.

La Corte Suprema statunitense ha quindi definito la questione, optando per una lettura restrittiva del termine “registration” e dell’intero 441(a)§: ha difatti concluso, nei due casi citati che, con il termine “registration”, il quale indubbiamente identifica il momento dal quale è possibile far valere in sede civile i propri diritti di proprietà intellettuale, si intende “not when an application for registration is filed, but when the Register has registered a copyright after examining aproperly filed application”, optando quindi per il “Registration Approach” (“non quando viene depositata la domanda di registrazione, ma quando il copyright è stato registrato, in seguito all’esame della la domanda, debitamente depositata”), confermando l’importanza della funzione del Registro.   [1]Fourth Estate Public Benefit Corporation v. Wall-Street.com” e “Rimini Street, Inc. v. Oracle USA, Inc.i”.

Avv. Alessandro La Rosa

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