Parità di genere: i vantaggi della certificazione per le aziende

Parità di genere: i vantaggi della certificazione per le aziende
Il PNRR promuove tutta una serie di azioni che sono volte ad incentivare le imprese affinchè adottino strumenti e policy per ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro. Il Sistema di certificazione della parità di genere – rilasciato e determinate condizioni - comporta, per le aziende che lo adottano, una serie di benefici, quali sgravi fiscali, concessioni di aiuti di Stato e punteggi premiali in gare di appalto.

Contenuto e finalità

Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a titolarità del “Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri”, e che ha come scopo (i) quello di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate per ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne e ridurre il gender pay gap; (ii) quello di migliorare, in generale, la coesione sociale e territoriale, di fondamentale importanza per la crescita economica del Paese; (iii) inoltre l’introduzione del Sistema di certificazione della parità di genere dà attuazione alla “Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026”, con l’obiettivo di ottenere, entro il 2026, un incremento nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere stilato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE, European Institute for Gender Equality), nel quale, attualmente, l’Italia si posiziona solo al 14° posto nella classifica dei Paesi UE.

Destinatari

Beneficiarie delle agevolazioni sono le micro, piccole, medie e grandi imprese con sede legale e operativa in Italia, iscritte nel Registro delle imprese e attive. La certificazione può essere chiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi categoria merceologica, di ogni dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico e privato.

Riferimenti normativi

Introdotto dal PNRR, il sistema è disciplinato dalla Lg n. 162 del 2021 (“Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo”, cd legge Gribaudo) e dalla Lg n. 234 del 2021 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, legge Bilancio 2022). Si fa riferimento, inoltre, alla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 (Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere), elaborata per definire i criteri, le prescrizioni tecniche e gli elementi funzionali alla certificazione della parità di genere nelle imprese.

A fini di monitoraggio, è stato, inoltre, istituito, presso il “Dipartimento per le pari opportunità”, un Tavolo di lavoro permanente sulla certificazione di genere.

I vantaggi per le imprese

Al fine di promuovere l’adozione, da parte delle imprese, della certificazione della parità di genere, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

(a) Ai sensi dell’ 5, comma 2, della Legge Gribaudo, alle aziende private, che siano in possesso della certificazione della parità di genere - in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 (“Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l'adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator - Indicatori chiave di prestazione, utilizzati per il monitoraggio degli obiettivi) - rilasciata da un Organismo di certificazione accreditato (OdC), è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro;

(b) Ai sensi dell’art. 1, comma 138, Lg n. 234 /2021, sono stati stanziati ulteriori fondi per finanziare la misura a regime, prevedendo 52 milioni di euro a partire dal 2023;

(c) Sempre ai sensi della Legge Gribaudo (art. 5, comma 3) alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;

(d) Con l’entrata in vigore del nuovo “Codice dei contratti pubblici” (Dlgs n. 36/2023) - e secondo quanto previsto dal DL n. 51/2023 recante “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici” - le amministrazioni aggiudicatrici indicano, nei loro avvisi, un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere.

Come ottenere la certificazione

La certificazione della parità di genere avviene su base volontaria dell’impresa e su sua specifica richiesta, ed è necessario effettuare un pre-screening di autovalutazione al fine di dimostrare un adeguato grado di maturità dell’impresa sui temi inerenti alla parità di genere.

Al rilascio della certificazione della parità di genere alle imprese provvedono i soli Organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del Reg. CE 765/2008), che è l’Ente italiano di accreditamento, Organismi ai quali saranno pagati direttamente i contributi da distribuire.

Più nello specifico, la prassi UNI/PdR 125:2022 individua, come detto, l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator) in relazione a sei aree di valutazione, che contraddistinguano un’impresa inclusiva rispettosa della parità di genere:

  1. Governance
  2. Processi Human Resources
  3. Cultura e strategia
  4. Equità remunerative per genere
  5. Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita lavoro.

Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che rispecchia il livello attuale dell’organizzazione. Si prevede il raggiungimento di un punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione, che ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.

Al fine di facilitare il processo di certificazione, per le PMI e micro imprese, sono previsti, inoltre, dei contributi destinati proprio sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione.

Considerazioni

È importante accompagnare e incentivare le imprese, affinché possano integrare la prospettiva delle pari opportunità nelle scelte aziendali. Come sottolinea la letteratura più recente, le aziende più inclusive sono in grado di creare un valore più elevato. Il che comporta, per le aziende che hanno ottenuto la certificazione, vantaggi tangibili, sia nei termini economici di cui sopra, sia in termini di crescita reputazionale.

Avv. Paola Cattorini

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