Il contratto di mutuo chirografario

Il contratto di mutuo chirografario
Il contratto di mutuo chirografario è un contratto fiduciario garantito esclusivamente da un documento sottoscritto dal beneficiario, che si perfeziona nel momento in cui la somma mutuata entra nella disponibilità materiale e giuridica del mutuatario. Le somme percepite a titolo di mutuo chirografario, una volta pervenute nella disponibilità del mutuatario, possono essere destinate, tra l’altro, anche a ripianare una pregressa situazione debitoria.
Caratteristiche del contratto di mutuo chirografario

Il mutuo chirografario è un finanziamento tramite il quale la Banca consegna una somma di denaro al mutuatario a fronte dell’impegno da parte di quest’ultimo di restituirla, unitamente agli interessi, attraverso il pagamento di rate in base ad un piano di ammortamento definito al momento della stipula.

La peculiarità del mutuo chirografario è l’assenza di una garanzia ipotecaria sull’immobile pertanto viene definito mutuo “fiduciario”, ossia garantito dal semplice impegno del debitore che appone la sua firma sul contratto. La garanzia è dunque rappresentata dalla firma.

Altre garanzie generalmente richieste dagli istituti di credito per l’erogazione del mutuo chirografario sono costituite dal patrimonio personale del mutuatario, dal deposito di titoli finanziari, da somme di denaro depositate su un conto corrente oppure da una fideiussione. Un’altra caratteristica che contraddistingue il contratto di mutuo chirografario è la presenza di un Tasso Annuale Nominale (TAN) e un Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) più elevati rispetto alle altre forme di finanziamento che prevedono una garanzia immobiliare e non sono accessibili le detrazioni fiscali sugli interessi passivi.

Al contempo il mutuo chirografario offre notevoli vantaggi; le verifiche da effettuare da parte dell’istituto di credito sono più semplici e di conseguenza anche i tempi di erogazione del finanziamento, più rapidi rispetto ai mutui ipotecari, inoltre non vi sono costi di perizia sull’immobile né costi notarili da sostenere.

Credito chirografario e credito privilegiato

Principio cardine del nostro ordinamento è quello della par condicio creditorum, in virtù del quale tutti i creditori hanno uguale diritto di soddisfarsi sul patrimonio del proprio debitore, salvo cause di prelazione.

Qualora il patrimonio del debitore venga aggredito da uno dei creditori, gli altri possono partecipare al concorso e alla ripartizione dell’attivo mediante atto di intervento nell’esecuzione.

Al riguardo l’art. 510, c.p.c., dispone che la somma ricavata dall’espropriazione forzata è distribuita “con riguardo alle cause di prelazione”.

I creditori chirografari non sono assistiti da alcun diritto di prelazione, per tale ragione concorrono tra loro in una condizione di equità e saranno soddisfatti soltanto dopo i creditori privilegiati, ossia coloro il cui credito è assistito da privilegio, pegno o ipoteca.

In sintesi, nell’ipotesi di inadempimento da parte di un debitore comune, i creditori chirografari si ritroveranno in una posizione di svantaggio rispetto ai creditori che sono, invece, assistiti da prelazione. 

Il Mutuo chirografario per le PMI garantito ex Legge 662/96

Si tratta di una tipologia di finanziamento assistito da garanzia rilasciata dal Fondo di Garanzia per le Micro e per le Piccole, Medie Imprese.

Il Fondo Nazionale di Garanzia, ex legge 662/96, è un fondo patrimoniale costituito dallo Stato italiano e gestito dal Medio Credito Centrale.

La durata massima della garanzia prevista è di 84 mesi e l'importo massimo erogabile è di 2 milioni di euro, inoltre la copertura della garanzia non può superare l’80% dell’ammontare dell’importo finanziato.

Lo scopo della garanzia statale è di agevolare l’accesso al credito delle PMI, nonché dei professionisti iscritti ad ordini e associazioni professionali.

Con l’entrata in vigore del Decreto Legge del 16 marzo 2020 n. 18 la garanzia statale viene concessa a titolo gratuito e l’importo massimo garantito per ciascuna impresa è stato elevato a 5 milioni di euro.

Avv. Daniele Franzini e Avv. Michela Chinaglia

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