Il 3 Marzo 2023 Banca d’Italia ha diffuso una Guida aggiornata ai dati pubblicati sui tassi d’interesse bancari. La Banca d’Italia pubblica regolarmente i dati sui tassi di interesse bancari attivi e passivi. Come noto, i primi consistono nel costo che il debitore deve sostenere per ottenere denaro in prestito, mentre i secondi indicano il rendimento ottenuto da un risparmiatore per le somme investite nei depositi. La diffusione di questi dati è fondamentale per comprendere l’andamento dei mercati finanziari in Italia.
Le principali differenze tra i diversi indicatori relativi ai tassi di interesse bancari
Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso effettivamente concordato tra creditore e debitore, al netto degli oneri aggiuntivi. Viene utilizzato principalmente per indicare il tasso di interesse nominale di un prestito come, ad esempio, un mutuo o un prestito personale. Tuttavia, può essere utilizzato anche per indicare il tasso di interesse di un deposito bancario o di un titolo obbligazionario.
Nello specifico il TAN non tiene conto degli eventuali costi aggiuntivi, come le spese di gestione o le commissioni applicate dalla banca che eroga il prestito. Per tale motivo, non rappresenta il tasso effettivo applicato al finanziamento o all’investimento, ma solo il tasso nominale.
Per conoscere il costo effettivo è necessario prendere in considerazione anche le spese e le commissioni aggiuntive e, dunque, calcolare il c.d. TAEG “Tasso Annuo Effettivo Globale” ovvero il costo totale di un’operazione di finanziamento che tiene conto non solo degli interessi sul prestito, ma anche di tutti gli oneri riguardanti il contratto di credito.
Il TAEG viene espresso in percentuale ed è un indicatore obbligatorio per tutti i contratti di finanziamento e di credito al consumo, in base alle normative europee e nazionali.
Come il TAEG, anche il TEGM “Tasso effettivo globale medio” è un indice di costo globale delle operazioni creditizie e rappresenta il tasso di interesse medio applicato ai finanziamenti bancari, comprensivo di tutte le spese accessorie, commissioni ed oneri, ad esclusione dell’imposta di bollo.
Il TEGM è calcolato e pubblicato dalla Banca d’Italia ogni trimestre, ed è un indicatore utile per comprendere l’andamento generale dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari in Italia, tuttavia non tiene conto delle specifiche condizioni applicate da ogni singolo istituto di credio. Il TEGM è espresso in percentuale e si riferisce ai finanziamenti erogati alle famiglie e alle imprese, sia a medio che a lungo termine.
Infine il TAE “Tasso annuo effettivo” è un tasso definito per finalità statistiche, calcolato sui finanziamenti concessi a una certa data e comprensivo non solo del tasso di interesse nominale, ma anche di tutte le spese e le commissioni applicate come, ad esempio, le spese di istruttoria, di gestione, le commissioni e le assicurazioni.
La rilevazione trimestrale “TAXIA” per calcolare il costo del credito
La Banca d’Italia utilizza la rilevazione trimestrale analitica dei tassi di interesse attivi (TAXIA) per analizzare il costo del credito per le persone fisiche e le imprese individuali.
I dati raccolti dalla TAXIA sono pubblicati dalla Banca d’Italia e suddivisi per tipologia di finanziamento e di clientela, consentendo, inoltre, ai consumatori e agli operatori bancari di confrontare i tassi di interesse applicati dalle diverse banche e dagli intermediari finanziari in Italia.