Rischio di credito: la BCE sul processo di revisione e valutazione prudenziale SREP

Rischio di credito: la BCE sul processo di revisione e valutazione prudenziale SREP
La Banca Centrale Europea ha pubblicato un documento che illustra in maniera puntuale le principali caratteristiche della metodologia di valutazione del rischio di credito delle banche significative nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP).
La metodologia SREP (Supervisory Review and Evaluation Process)

La metodologia SREP è un processo di supervisione e valutazione applicato nel campo della vigilanza bancaria e finanziaria, con l’obiettivo di valutare la solvibilità e la capacità di gestione delle banche e delle altre istituzioni finanziarie sottoposte a vigilanza.

Il processo SREP si divide in due fasi principali: la valutazione e la revisione.

Durante la prima fase di valutazione, la solvibilità e la capacità di gestione dell’istituzione finanziaria vengono analizzate utilizzando metriche e strumenti specifici implementati dall’Autorità di vigilanza. L’obiettivo di questa fase è identificare i rischi e le debolezze dell’istituto finanziario e, su tale base, stabilire le misure necessarie per rafforzare la sua solidità finanziaria.

Durante la fase di revisione, vengono analizzate le misure e le azioni attuate dall’istituto finanziario per affrontare i rischi e le debolezze evidenziati nella fase di valutazione. Con la metodologia SREP, le autorità di vigilanza cercano di proteggere i depositanti e la stabilità del sistema finanziario generale assicurando che gli enti vigilati rispettino i requisiti normativi di solvibilità e di gestione del rischio.

Nello specifico la BCE utilizza una serie di indicatori che prendono in considerazione il profilo di rischio di credito delle banche, compreso il portafoglio di prestiti, la qualità del credito, gli obblighi inadempiuti e la resilienza alle pressioni economiche.

Asset quality: la valutazione sui flussi di NPLs

Il documento si occupa, altresì, degli afflussi di NPL in entrata, in particolare vengono presi in considerazione i flussi di crediti deteriorati al fine di sviluppare una valutazione prospettica circa la rischiosità e le aspettative di copertura delle esposizioni che presentano i primi segni di sofferenza.

Nella indagine di valutazione del rischio, dunque, viene esaminata sia la parte in bonis che quella in sofferenza. Il documento, inoltre, sottolinea l’importanza delle pratiche di accantonamento, essenziali per evitare l’accumulo eccessivo di NPL nei bilanci delle banche e consentire agli istituti di concentrarsi sul loro core business.

Considerazioni

In definitiva, la valutazione del rischio di credito delle banche è essenziale per garantire la stabilità del sistema finanziario europeo e la tutela dei consumatori. La BCE continuerà a seguire una rigorosa metodologia di valutazione del rischio di credito per garantire che le banche europee rimangano solide e affidabili, al fine di tutelare gli interessi dei consumatori, delle imprese e dell’economia in generale.

Avv. Micol Marino

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