Il fatto presupposto oggetto della critica deve corrispondere a verità

Il fatto presupposto oggetto della critica deve corrispondere a verità
Se è vero che il diritto di critica non si concreta, come quello di cronaca, nella narrazione veritiera di fatti, ma si esprime in un giudizio che, come tale, può essere soggettivo e separato rispetto ai fatti stessi, resta comunque fermo che il fatto presupposto ed oggetto della critica deve corrispondere a verità.

Per corrispondere a verità, la narrazione del fatto presupposto dalla critica deve avvenire non solo riferendo circostanze in sé vere, ma anche avendo cura di non tralasciare ogni rilevante circostanza di contorno che sia, per sua natura, capace di alterare in maniera rilevante il significato della narrazione compiuta.

Seguendo questo principio, con ordinanza del 28.6.2022, n. 23166/2022, la Corte di Cassazione ha ritenuto errata la decisione della Corte di Appello di Palermo laddove ha affermato che il diritto di critica non comporti la necessaria esposizione di argomenti di segno contrario: “se ciò è di certo vero rispetto al giudizio soggettivo espresso in relazione ai fatti raccontati, l'assunto, invece, risulta scorretto riguardo alla completezza della narrazione del fatto presupposto, oggetto della critica che, come accade anche per l'esercizio del diritto di cronaca, deve essere veritiero e va riferito anche all'esito della vicenda giudiziaria”.

La necessaria corrispondenza a verità della notizia su cui l'opinione si fonda, laddove si dia conto di vicende giudiziarie risalenti nel tempo, comporta quindi l'obbligo di accertare e rappresentare compiutamente lo sviluppo degli esiti processuali delle stesse, ove tale sviluppo abbia un significativo rilievo nella rappresentazione della realtà fattuale, cosicché un riferimento selettivo ed incompleto delle sorti del procedimento giudiziario costituente il fatto presupposto della critica mina il fondamento del diritto esercitato e con esso la sua portata esimente.

I giudici distrettuali dovranno quindi acclarare se gli articoli oggetto di causa contenessero una ricostruzione parziale della realtà dei fatti che, trascurando importanti elementi, rinvenibili attraverso una puntuale verifica di tutte le fonti disponibili e capaci di dare una diversa pregnanza alle vicende giudiziarie narrate, intaccasse la veridicità del fatto presupposto riferito e divenuto oggetto di critica.

Avv. Ginevra Proia

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