La Commissione europea ha approvato la quarta proroga dello schema di garanzia statale nazionale per facilitare la cartolarizzazione dei prestiti in sofferenza (Fondo di Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze). L'autorizzazione ad avvalersi delle operazioni di cartolarizzazione garantite da obbligazioni statali è stata concessa fino al 14 giugno 2022.
Evoluzione Normativa
In data 14 giugno 2021 si sono concluse le trattative tra il Governo italiano e la Commissione Europea, iniziate a Marzo, aventi ad oggetto il rinnovo fino al 14 giugno 2022, della GACS (Garanzia sulla cartolarizzazione delle Sofferenze). Lo strumento in commento è stato introdotto nel 2016 in conseguenza di una pattuizione intercorsa tra il Governo italiano e gli altri Stati dell'Unione. Con il DL n.22/2019 è stato poi rinnovato per ulteriori 24 mesi e, da ultimo, prolungato fino a giugno 2022.
Crediti UTP esclusi dal perimetro della GACS
Come previsto, la garanzia pubblica non è stata ampliata ai crediti UTP ( improbabili da pagare) , nonostante l'intervento fosse stato ampiamente caldeggiato dagli operatori del settore. Le banche italiane continueranno a poter richiedere garanzie statali su titoli senior a basso rischio, ma le tranche di finanziamento più rischiose dei veicoli di cartolarizzazione continueranno ad essere vendute a investitori privati e non saranno garantite dallo Stato.
Conclusioni
Sin dalla loro introduzione, nel 2016, le GACS hanno permesso alle banche italiane di deconsolidare 85 miliardi di euro in crediti deteriorati, generando un miglioramento sia della situazione aziendale sotto i consueti profili tecnici, sia come beneficio economico, rappresentato da un valore di cessione di mercato altamente superiore. La richiesta di rinnovo dell'autorizzazione alla Commissione Europea dello strumento dimostra l'apprezzamento che il sistema finanziario italiano manifesta verso le GACS. La proroga concessa per altri 12 mesi, continuerà ad incentivare lo smobilizzo delle esposizioni deteriorate, mantenendo attivo il mercato primario.
