Digital Services Act: al via la designazione del primo gruppo di piattaforme e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi

Digital Services Act: al via la designazione del primo gruppo di piattaforme e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi
La Commissione europea ha adottato - ai sensi del Regolamento (UE) 2022/2065 (“Digital Services Act” o “DSA”) - le prime decisioni di designazione che riguardano 17 piattaforme online di dimensioni molto grandi (“VLOPs”) e 2 motori di ricerca online di dimensioni molto grandi (“VLOSEs”).

Il 15 dicembre 2020 la Commissione ha presentato la proposta relativa al Regolamento sui servizi digitali unitamente alla proposta di Regolamento sui mercati digitali quale quadro globale volto a garantire uno spazio digitale più sicuro ed equo. Entrato in vigore lo scorso 16 novembre, il DSA si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti e stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online, introducendo, allo stesso tempo, tutele per i diritti degli utenti online.

Contesto

Il DSA è stato progettato con implementazioni differenziate e progressive nel tempo, ciò significa che la nuova normativa sarà applicabile dal 17 febbraio 2024 per gran parte di piattaforme e motori di ricerca online, mentre per i VLOSEs ed i VLOPs – piattaforme o motori di ricerca di dimensioni molto grandi, ossia con un numero medio mensile di destinatari attivi del servizio nell’Unione pari o superiore a 45 milioni - designati è stata prevista un’applicazione anticipata. Con la designazione del primo gruppo di essi il 25 aprile 2023, è scattato il termine pari a quattro mesi per conformarsi a tutti i nuovi obblighi stabiliti dal DSA e, in particolare, ad adeguare i propri sistemi, risorse e processi al fine di garantire la conformità al Regolamento, a creare un sistema indipendente di controllo della conformità e a svolgere e presentare alla Commissione la loro prima valutazione annuale dei rischi.

Designazione

Le piattaforme e i motori di ricerca di grandi dimensioni finora designati dovranno dunque individuare, analizzare e attenuare un’ampia gamma di rischi sistemici, che spaziano dal modo in cui i contenuti illegali e la disinformazione possono essere amplificati attraverso i loro servizi, fino all’impatto sulla libertà di espressione e sulla libertà dei media. Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione online dei minori e della loro salute mentale. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di audit e di vigilanza indipendenti da parte della Commissione.

Implicazioni

Da un grande potere derivano grandi responsabilità, sembrerebbe il leitmotiv adottato dal legislatore europeo con la nuova regolamentazione del DSA. Se tale “responsabilizzazione” dei giganti dell’online porterà al raggiungimento del tanto ricercato spazio digitale più sicuro ed equo per tutti, lo potremo verificare nei prossimi quattro mesi.

Avv. Caterina Bo e Dott. Lorenzo Pinci

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