Approvato il 21 settembre al Senato il maximendamento presentato dalla Commissione Giustizia per la riforma del processo civile. Il progetto di riforma è stato pensato con l'obiettivo di rendere più agile e snello il processo civile, con particolare focus sulle procedure esecutive e presso terzi.
Il progetto di riforma del processo amministrativo immobiliare
Il maxiemendamento prevede imponenti misure di riforma del processo amministrativo immobiliare allo scopo di abbreviarne le tempistiche ed ottimizzarne la resa.
Degni di nota innanzitutto sono le disposizioni dedicate alla prima fase di emissione del titolo amministrativo: la fase di richiesta ed emissione della formula esecutiva verrà sostituita da una attestazione di conformità delle copie all'originale.
Nel processo esecutivo in senso stretto, gli stravolgimenti più rilevanti sono dedicati alla riduzione delle tempistiche di deposito della documentazione ipocatastale, la cui produzione viene fatta coincidere con il deposito dell'istanza di vendita.
A seguire, viene dedicato senz'altro uno spazio considerevole alle misure di potenziamento del ruolo del custode delegandovi in toto le operazioni di liberazione dell'immobile e del delegato alla vendita prevedendo che il rinnovo della delega venga effettuato a cadenza annuale e che il delegato nominato sia tenuto a fissare, almeno tre esperimenti di vendita nell'anno.
Un'ulteriore novità del progetto di riforma è costituita dalla cosiddetta “vendita privata” da parte del debitore.
Il progetto di riforma del pignoramento presso terzi
Il DDL di riforma prevede una modifica sostanziale anche del processo amministrativo presso i terzi, ed in particolare dell'art. 543 cpc innanzitutto onerando il creditore procedente della notifica a debitore e terzo dell'avviso di iscrizione a ruolo. In caso di mancato adempimento viene prevista la sanzione dell'inefficacia del pignoramento ma unicamente nei confronti dei terzi nei confronti dei quali non è stata assolta.