Non è in malafede l'assicurato che tace la propria malattia, quando il questionario dell'assicuratore è generico e incompleto.
In ossequio ai principi di correttezza e buona fede precontrattuale, l'assicuratore è tenuto a predisporre un questionario in cui siano dettagliatamente indicate le circostanze che l'assicuratore intende conoscere al fine di valutare le condizioni e l'opportunità della sottoscrizione della polizza.
L'esigenza di uno specifico questionario è dettata dal fatto che non si può fare del tutto affidamento sulla capacità dell'assicurato, quale quisque de populo, di individuare pienamente e con cognizione, nella fase delle dichiarazioni precontrattuali, quali siano le circostanze rilevanti e quali invece non siano da considerare tali in relazione alla probabilità del verificarsi del sinistro.
Lo stabilisce il Tribunale di Caltanissetta con la sentenza 155/2016 del 21.3.2016.
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