Aste immobiliari: gli effetti della pandemia sulle esecuzioni forzate

Aste immobiliari: gli effetti della pandemia sulle esecuzioni forzate
La normativa d’urgenza ha avuto un impatto significativo anche sulle procedure esecutive: con il DL Cura Italia, difatti circa 44 mila aste immobiliari sono state sospese per un valore di oltre 7,7 miliardi di euro.
Gli effetti della normativa d’urgenza

La normativa d’urgenza adottata per contrastare l’emergenza sanitaria ha comportato penalizzanti ripercussioni nel settore del recupero crediti ed in particolare delle esecuzioni immobiliari. Se da un lato le misure adottate hanno fortemente accelerato e agevolato la definizione dei processi pendenti, potenziandone la digitalizzazione, dall’altro hanno inevitabilmente inciso sulle performance di recupero forzoso del credito. Gli effetti della Pandemia, infatti, hanno avuto un impatto diretto sulle vendite giudiziarie registrando un netto calo delle aste immobiliari di circa l’85% rispetto agli anni precedenti. Con l’entrata in vigore del Decreto Ristori, veniva prorogato sino allo scorso 31 dicembre il termine di sospensione delle procedure esecutive immobiliari aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo. In particolare l’intervento normativo non solo ha inciso sulla possibilità stessa di avviare le azioni esecutive, “sospendendo ogni pignoramento che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore”, ma di fatto ha paralizzato tutto il settore del recupero del credito incentrato prevalentemente sul mercato immobiliare a destinazione residenziale.

Crolla il valore degli immobili

Nel primo semestre del 2021 in Italia si sono registrate circa 93 mila aste immobiliari, in crescita rispetto allo scorso anno ma in netto calo rispetto allo stesso semestre del 2019. Inoltre a causa della crisi economica è sensibilmente diminuita anche la domanda degli investitori; ciò ha segnato una consistente svalutazione del valore degli immobili staggiti e una riduzione dell’offerta minima complessiva di oltre il 50% rispetto agli anni precedenti.

Conclusioni

Con la cessazione delle moratorie, nei prossimi anni, assisteremo ad un sensibile incremento dei crediti deteriorati con conseguente aggressione degli immobili resi in garanzia, per la vendita forzata. In questo scenario la velocità nella definizione delle esecuzioni immobiliari è fondamentale poiché non solo permette al creditore di ottenere, in tutto o in parte, quanto dovuto ma consente altresì di recuperare liquidità da reimmettere nel sistema economico.

Avv. Michela Chinaglia e Dott.ssa Micol Marino

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