Il Regolamento FIFA degli agenti di calciatori: novità e scenari

Il Regolamento FIFA degli agenti di calciatori: novità e scenari
Il 1 ottobre è la data prevista per l’entrata in vigore nella sua interezza del Regolamento FIFA degli agenti di calciatori, che determinerà così, ancora una volta, una riscrittura della figura dell’agente sportivo con l’introduzione di nuovi parametri per l’esercizio della professione.

Il punto di partenza

Con l’approvazione, il 16 dicembre scorso, del FIFA Football Agent Regulations (“Regolamento FIFA”), il Consiglio FIFA ha, infatti, delineato una serie di nuove regole per l’esercizio dell’attività di agente sportivo. Dopo un primo periodo in cui sono entrate in vigore le norme del Regolamento FIFA relative ai processi per ottenere una licenza, è ora il momento di dare attuazione al restante corpo del provvedimento inerente alle attività dell’agente sportivo e agli obblighi dell’agente e dei clienti. E sul panorama italiano, spetta ora alla FIGC (“Federazione Italiana Giuoco Calcio”) adottare entro il prossimo 30 settembre un regolamento che recepisca queste ultime novità. Come, infatti, previsto dal Regolamento FIFA, ciascuna federazione calcistica dovrà adottare entro tale data un regolamento nazionale degli agenti che sia coerente con quello FIFA.

Tra gli obiettivi che la Fédération Internationale de Football Association si propone con tale regolamento vi sono, tra gli altri, la protezione della stabilità contrattuale, la garanzia di standard professionali ed etici per lo svolgimento della professione di agente di calciatori, e, ancora, la garanzia della qualità dei servizi forniti dagli agenti ai clienti, a tariffe eque e ragionevoli applicabili in modo uniforme, nonché la limitazione dei conflitti di interesse e il miglioramento della trasparenza finanziaria.  

Profili di novità e spunti di riflessione

Ma quali sono le principali novità del Regolamento FIFA, e quali i motivi della loro introduzione? Vediamone alcune. Facendo un passo indietro per osservare il Regolamento FIFA in una panoramica complessiva, tra le novità più significative del Regolamento – e probabilmente anche quelle maggiormente oggetto di dibattiti – troviamo l’obbligo di esercizio della professione di agente di calcio esclusivamente da parte dei titolari di licenza FIFA, previo superamento di un esame; in aggiunta poi, l’introduzione di limiti alla rappresentanza multipla e infine la previsione di un tetto sulle commissioni degli agenti.

Ebbene, quanto sopra, si presta ad alcune riflessioni: sicuramente incisiva è, infatti, la previsione dell’esame abilitativo, che di fatto ripristina uno step abbandonato da qualche tempo, almeno sul fronte FIFA. Si ricorda, infatti, che, a seguito della cd. deregulation del 2015 (che ha aperto l’accesso alla professione di agente, senza il superamento del relativo esame), proprio la liberalizzazione della professione sul fronte internazionale aveva indotto il Legislatore italiano ad intervenire a livello normativo nazionale, prima con la Legge 205/2017 e poi con il D.lgs. 37/2021, con l’introduzione dell’obbligo di un esame nazionale, necessario per l’esercizio della professione di agente sportivo in Italia. Ecco, quindi, che tale aspetto, insieme al neo-introdotto esame FIFA, apre a spunti di riflessione sul fronte del coordinamento di tali previsioni in tema di accesso alla professione. Ugualmente di rilievo è anche l’introduzione di limiti alla rappresentanza multipla, previsti allo scopo di evitare conflitti di interessi: in questo caso – dispone il Regolamento FIFA – l’agente di calcio potrà svolgere un incarico congiunto, rappresentando il calciatore/allenatore e la squadra cessionaria, purché vi sia un esplicito consenso scritto di entrambe le parti. Un ulteriore elemento di novità è poi l’introduzione di un tetto sulle commissioni degli agenti, che, secondo il testo FIFA, dovranno parametrarsi in percentuali differenti a seconda che l’agente rappresenti il calciatore/allenatore oppure il club cedente o ancora il club cessionario. Tale aspetto è stato introdotto dalla FIFA appunto con lo scopo di garantire una maggiore trasparenza finanziaria nel settore e sicuramente interessante sarà valutare i risvolti attuativi di tale previsione.

Non resta quindi che attendere il 1 ottobre per capire quali saranno le soluzioni adottate a livello federale per recepire e coordinare tali novità FIFA.

Avv. Francesca Folla

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