Una
nuova indagine dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale ha intervistato quasi
9 000 piccole e medie imprese (PMI) nell’UE per scoprire come utilizzano i diritti di proprietà intellettuale a sostegno della loro attività economica.
Dall’indagine è emerso che il
60 % di tutte le aziende intervistate hanno affermato che
proteggere i
diritti di proprietà intellettuale ha avuto
effetti positivi sulla loro attività , in particolare, ha
aumentato la loro
reputazione anche in termini di maggiore
affidabilità , nonché rafforzato le prospettive di
business nel lungo termine.
Quasi un terzo delle piccole e medie imprese ha affermato di aver subito violazioni dei propri diritti di proprietà intellettuale
e di aver utilizzato negoziazioni bilaterali, seguite da
procedure giudiziarie, per risolvere i conflitti legati alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.
Tale indagine è la prosecuzione della
relazione sui diritti di proprietà intellettuale e sulle prestazioni aziendali in Europa, pubblicata nel 2015 che ha mostrato come le aziende di grandi dimensioni siano più propense a possedere diritti di proprietà intellettuale rispetto alle aziende di dimensioni inferiori. La relazione ha rilevato, altresì, come le PMI che possiedono diritti di proprietà intellettuale presentino delle entrate per dipendente superiori del 32 % rispetto alle aziende che non possiedono tali diritti.