Con la decisione dello scorso 8 agosto c.a., la Corte Distrettuale della Virginia ha
confermato la sentenza con cui– in primo grado- il Tribunale aveva condannato un fornitore di accesso ad Internet (
Cox) a corrispondere un risarcimento pari a complessivi 25 milioni di dollari in favore della storica casa discografica
BMG (ne avevamo già riferito
qui). Anche in sede di appello è stato infatti confermato che Cox deve essere ritenuta responsabile per avere omesso di interrompere la fornitura di connessione a Internet agli utenti che utilizzavano il servizio per il
download illegale delle opere di
BMG, ancorché quest’ultima avesse ripetutamente messo a conoscenza dell’ISP (con oltre un milione di notifiche) l’esistenza di tali violazioni.